domenica 7 ottobre 2007

Lettera di Javier

Pubblico la lettera di Javier che ho letto al funerale di Mauro in versione integrale

LINO

"Dagli Andes
Caro Mauro,

Sono qui come te, in anima e cuore, la geografia mi impedisce di portare con me il mio veicolo (mio corpo), ma tu sei ormai partito, lasciando dietro il veicolo della carne e ormai riesce ad essere dovunque.

Amico dell’anima sono qui tramite queste parole per renderti omaggio. Omaggio ad un essere eccezionale, il miglior professore di vita per migliaia di giovani venuti da te, il tuo carisma riusciva ad accattivarci e pian piano seminavi dentro di noi l’arte della vita.

Con me, caro Mauro, sei andato oltre, non hai soltanto seminato, ma ti sei assicurato che tutto andasse benne, hai aspettato la raccolta e in quel momento ti sei riassicurato ancora una volta che quei semi di onesta, ideali e felicità sarebbero cresciuti in me, dopo di che mi hai lanciato a volare per il mondo. Mi sono sentito tuo figlio, hai fatto si che i tuoi veri figli diventassero parte di me così come Susana, amico mi me avevi dato una nuova famiglia in terra italiana.

Quel meticoloso sentire che avevi disegnato per me ha trovato la più giusta via, mi avevi concesso una opportunità, un sogno pieno d’ideali che pian piano si convertono in realtà, sei stato un alchimista della vita e dell’essere umano.

Ma la cosa più importante che mi hai insegnato, essendo vicino a te, é che la vita si vive pienamente, ancora ti vedo di fronte a me con quel sorriso smagliante, i capelli grigi, i baffi (er Vikingo come ti chiamavo), la giacca blue, i jeans e la sigaretta in bocca. Non importava se tu passavi momenti brutti o belli, tu stavi li per fare sì che la vita dei tuoi allievi fosse bella. Sai che ho più di cinque giacche blue, e quando le metto penso a te e ho un senso di sicurezza, dopo mi domando potrei un giorno fare quel che faceva Mauro.

Più di un professore sei diventato un Maestro di vita, ed io umilmente mi ritengo uno dei tuoi tanti seguaci, l’economia era soltanto lo strumento per cercare di capire la essenza dell’essere umano, gli ideali non si mollano mai, anche se l’uomo li sporca e confonde. Il sistema deve essere contestato per poter vedere quanto valgono i nostri ideali.

Oggi davanti a tutti quelli chi ti hanno voluto veramente bene ringrazio la vita por averti incontrato e aver ricevuto il tuo amore, sai che in Bolivia il 21 di settembre é primavera, per me significa che hai cambiato la veste e ormai stai lì per preparare la strada a tutti noi.

La tua partenza mi ricorda, come dicevi sempre che volevi chiacchierare e prendere un caffè “facciamo due passi”, questa volta sarà per l’eternità, arriveremo tutti lì ma sii consapevole che tutti noi ti porteremo belle storie di vita da raccontarti e come sempre ci faremo una bella risata.

Dagli Andes della Bolivia ti dico a presto Maestro.

Javier"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A Mauro
il tuo cuore lo porto con me
lo porto nel mio cuore
non me ne divido mai
dove vado io, lo porto con me
e vieni anche tu, mio amato
qualunque cosa faccio
la fai anche tu, mio caro
non temo il destino
perchè il destino sei tu, mio dolce
non voglio il mondo
perchè il mondo,
il più bello, il più vero sei tu
questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici,
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita
che cresce più in alto di quanto l'anima spera
o la mente nasconde,
la meraviglia che le stelle separa
il tuo cuore esiste nel mio.....

Anonimo ha detto...

caro papà,
mi manchi cosi tanto...ti cerco e nn ti trovo....ti aspetto e nn arrivi....poi mi ricordo che tu sei dentro di me,che io per metà sono te,e cosi sarà per sempre,per sempre restrerai vivo col tuo sorriso accompagnandomi lungo il cammino..a volte sei cosi lontano..a volte cosi vicino...a volte...

ciao papino